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Intelligenza Artificiale e Privacy

L’Intelligenza Artificiale è composta da una serie di sistemi di natura informatica, che emula l’attività cognitiva dell’uomo.

I sistemi informatici si basano su algoritmi di apprendimento, che con il passare del tempo e attraverso il costante uso, diventano sempre più affidabili e utili all’essere umano; l’IA sta infatti assumendo un ruolo sempre più rilevante in diversi ambiti, tra cui quello sociale ed economico. Una delle potenzialità che risulta fortemente proficua e vantaggiosa per l’essere umano è la capacità di questo sistema di effettuare previsioni.

Ciò nonostante, questa abilità può essere vista come un fattore positivo, così come un fattore negativo; l’IA a questo proposito deve affrontare una serie di problematiche, sfide e rischi. Alcuni dei temi che si devono trattare, sono: la sicurezza e affidabilità dei dati, la protezione dei dati personali, problemi di carattere etico e giuridico e tutela della privacy.

I sistemi di IA sono destinati ad analizzare una numerosa quantità di dati personali; è quindi necessario individuare una serie di regole volte a garantire che questo trattamento avvenga nel rispetto della privacy.

I timori relativi al trattamento dati

L’importanza che rivestono i sistemi che proteggono i dati personali è enorme. Molti, tuttavia, rimangono ancora scettici di fronte alle abilità dell’IA e diffidenti nell’affidare i propri dati a questi sistemi.

Molte persone sono “spaventate” dall’enorme potenzialità dell’IA e vedono altresì violata la loro privacy: l’IA è già stata accusata di creare delle “bolle” in rete, dove i contenuti che vengono mostrati ad un determinato utente sono gli stessi con i quali ha già interagito in passato, anziché creare una piattaforma e un sistema vasto e differenziato.

Un ulteriore timore è che l’IA possa, a partire dai dati forniti, dedurre molte altre informazioni, comprese quelle strettamente personali. Si pensa che, se non programmata correttamente, l’IA possa minacciare il diritto alla vita privata: è già usata, ad esempio, per la profilazione online e si ha paura che possa raccogliere informazioni riservate riguardo ad un utente senza che egli ne sia totalmente a conoscenza.

La sicurezza dei sistemi di IA

Nonostante le paure condivise relative alle potenzialità dell’IA, l’abilità di questa tecnologia sta proprio nel selezionare i dati e le informazioni utili, scartando il resto. A tal proposito, per evitare che l’IA crei una serie di problematiche e vista la rapida evoluzione dei sistemi, l’Unione Europea è arrivata a dotarsi, nel 2019, di un Regolamento europeo per l’intelligenza artificiale.

Il Regolamento garantisce l’accuratezza, sicurezza e robustezza dei sistemi di IA e si basa su diversi principi fondamentali:

 

  1. Rispetto dell’autonomia dell’uomo: nonostante l’intelligenza artificiale stia sviluppando enormi progressi, stia creando dei vantaggi e migliorando la qualità della vita, deve essere sempre sottoposta ad un controllo umano.
  2. Principio di prevenzione dati: gli algoritmi devono essere affidabili e sicuri e non devono influenzare negativamente gli individui.
  3. Principio di equità: l’utente deve avere il pieno controllo dei propri dati. Ogni individuo ha il diritto di conoscere l’esistenza di processi decisionali automatizzati che lo riguardano
  4. Principio di esplicabiltà: i sistemi di IA devono essere trasparenti ed etici.

In conclusione è comprensibile un timore relativo al trattamento dei dati personali e alla tutela della propria privacy; tuttavia è importante sottolineare come l’IA stia sviluppando questi sistemi con il fine ultimo di migliorare la qualità di vita dell’essere umano, e non essere un ostacolo.